Incentivi al Fotovoltaico
Gli incentivi al fotovoltaico sono quei contributi che i diversi Stati, Italia compresa, assegnano a chi realizza un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica destinata al proprio consumo e all'immissione nella rete elettrica, allo scopo di rendere remunerativa la scelta di installare un impianto fotovoltaico, nel rispetto di una direttiva comunitaria del 2001 che impegna i Paesi Europei a incentivare la produzione di energia da fonte solare.
Anche l'Italia riconosce così il valore ecologico e sociale della produzione di energia fotovoltaica e la necessità di incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici attraverso concreti finanziamenti.
Incentivi Fotovoltaico in Italia: Conto Energia
A partire dal 2005, la normativa sulla materia incentivi fotovoltaico è regolata in Italia da successivi decreti detti Conto Energia (CE), numerati secondo l'ordine di emissione. L'ultimo Decreto emesso, il cosiddetto quinto conto energia, DM del 5 Luglio 2012 , rappresenta la normativa attualmente in vigore.
La formula tipica degli incentivi al fotovoltaico consiste nel pagamento di un contributo in euro per ogni Kwh prodotto, in base alle tariffe incentivanti stabilite dai vari Conto Energia. Il contributo viene versato al soggetto responsabile (SR) dell'impianto fotovoltaico per la durata di vent'anni a partire dalla data di installazione, ossia dal momento in cui l'energia prodotta dall'impianto viene immessa nella rete.
Naturalmente, è proprio l'ammontare della tariffa incentivante l'aspetto di maggiore interesse per chi produce energia da fotovoltaico o per chi intende valutare la convenienza dell'installazione di un nuovo impianto.
Poichè non è sempre facile orientarsi tra le norme del conto energia e interpretare le leggi che regolano gli incentivi al fotovoltaico, segnaliamo alcuni punti che è bene avere ben chiari.
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La tariffa incentivante varia in base alla data di installazione dell'impianto fotovoltaico, ma una volta fissata rimane sempre uguale per la durata di vent'anni.
- I decreti "Conto Energia" indicano tariffe incentivanti diverse nel corso degli anni (il "quarto conto energia" stabilisce le tariffe incentivanti per il 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016), in riferimento al momento dell'installazione, ma una volta fissata, la tariffa incentivante per un certo impianto fotovoltaico rimane sempre la stessa per tutti i venti anni dell'incentivo. Per esempio, un impianto fotovoltaico installato nel I semestre del 2013 godrà della tariffa incentivante stabilita appunto dal per gli impianti installati nel I semestre del 2013, che gli verrà corrisposta senza variazioni per la durata di vent'anni fino al 2033.
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Per ogni Kwh immesso in rete, si riceve una somma che include il valore di mercato dell'energia immessa più l'incentivo.
- Per gli impianti installati prima del 2013, le 2 componenti sono calcolate separatamente come prezzo energia + incentivo (ma pagate insieme dal Gse), a partire dal 2013 la tariffa incentivante per l'energia immessa in rete sarà da considerarsi onnicomprensiva, e quindi rappresenta esattamente il prezzo per Kwh che sarà corrisposto al soggetto responsabile dell'impianto fotovoltaico durante i vent'anni successivi all'installazione.
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L'energia che si autoconsuma riceve anch'essa uno specifico incentivo, che va a sommarsi al vantaggio derivato dalla riduzione dei costi in bolletta.
- Per energia di autoconsumo si intende l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico che non viene immessa in rete e che quindi viene consumata nello stesso istante in cui viene prodotta. Il conteggio dell'energia autoconsumata è reso possibile dall'esistenza di due contatori, uno che misura l'energia prodotta dai pannelli solari e un altro che misura l'energia immessa in rete. La differenza tra energia prodotta ed energia immessa rappresenta ovviamente l'energia autoconsumata, che viene remunerata con l'apposita tariffa incentivante per autoconsumo, salvi restando, ovviamente, i vantaggi derivanti dal fatto che l'energia autoconsumata non passa per il contatore enel dei consumi e quindi non grava in bolletta. Il cosiddetto regime di scambio sul posto (SSP), che consentiva una sorta di autoconsumo differito, non sarà più in vigore a partire dal 2013.
Chiariti questi aspetti, chi intende valutare se gli incentivi rendono effettivamente conveniente installare un nuovo impianto fotovoltaico, dovrà seguire sostanzialmente questi passaggi:
Individuare nel decreto "Conto energia" la tariffa incentivante che sarà applicata, in base alla data di installazione e alla tipologia dell'impianto previsto.
Stimare una previsione della produzione media annua in kwh di energia dell'impianto fotovoltaico.
Calcolare il contributo che si riceverà durante i vent'anni successivi all'installazione dell'impianto, moltiplicando il numero dei kwh annuali previsti per la tariffa incentivante applicabile.
A questo punto non rimane che confrontare questi dati con il costo previsto dell'impianto fotovoltaico per arrivare a una valutazione approssimativa ma sostanzialmente attendibile della sua convenienza.
In termini generali, grazie agli incentivi al fotovoltaico attualmente in vigore, installare un impianto dovrebbe risultare sempre abbastanza conveniente. Pertanto, se i calcoli vi forniscono un risultato diverso, vi consigliamo di ricontrollarli e di verificare bene le informazioni ricevute.
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